Progetti un viaggio verso una meta che richiede lo spostamento delle lancette dell’orologio? Sappi che il cambio repentino del tempo della tua giornata potrebbe crearti qualche disagio.
La sindrome da fuso orario viene chiamata jet lag, ma non è nulla di grave. Stiamo per svelarti come può essere affrontata senza troppi problemi.

Prima di partire
Giochiamo d’anticipo: evita di prenotare voli che partono troppo presto o arrivano troppo tardi, a serata inoltrata, per non scombussolare il tuo orologio biologico e quello della tua famiglia.
Per le tratte molto lunghe la scelta dell’orario di partenza è abbastanza limitata. Puoi sempre compensare, però, prenotando la compagnia aerea migliore.

Il Boeing 787 Dreamliner, ad esempio, è dotato di cabina con livelli di pressione bassi e un’illuminazione a LED più naturale. Sono elementi che aiutano a ridurre gli effetti del jet lag.

Gli esperti del sonno, inoltre, suggeriscono ai viaggiatori di modificare l’orario in cui vanno a dormire – avvicinandolo a quello della meta del viaggio – già qualche giorno prima della partenza.

Esiste persino un sito web, il cosiddetto Jet Lag Rooster, che propone un programma personalizzato sulla base del viaggio. Fra le raccomandazioni elencate sul sito, quelle di consumare un pasto appropriato prima del volo e portare in cabina (soprattutto se si parte con bimbi) degli snack salutari ricchi di melatonina (l’ormone che aiuta il sonno). Fra questi noci, ciliegie e bacche di goji.

Jet Lag Rooster potrebbe tornarti utile, anche se alcuni sostengono che non lo sia per chi viaggia in famiglia. La dottoressa e mamma Wendy Denning, ad esempio, personaggio noto negli States, lo ritiene poco pratico.

Durante il viaggio
Quando ti sarai sistemato in aereo setta il tuo orologio con l’orario della destinazione, inizierai ad abituarti all’idea. Assicurati di essere sempre idratato (evita caffeina e alcolici) e scegli pasti ricchi di carboidrati e triptofano. È un aminoacido presente in semi, latticini, pollo e manzo, in grado di stimolare l’ormone del sonno.

Cerca di dormire subito e non alla fine del volo, in questo modo sarà più facile addormentarsi la sera quando arriverai a destinazione. Idealmente, avresti bisogno di stare sveglio per almeno 12-16 ore in modo da produrre abbastanza adenosina (la sostanza chimica che fa sentire la stanchezza) e addormentarti. Se viaggi con bimbi, cerca di seguire anche in volo la solita routine a cui sono abituati a casa (pigiama, favole prima di andare a dormire, eccetera). Usa i tappi per le orecchie o le cuffie isolanti e la mascherina per gli occhi. Inoltre, se necessario, munisciti di un cartellino con su scritto “Non disturbare” (funziona davvero!). Infine non dimenticarti di lasciare la cintura di sicurezza allacciata bene in vista, per non essere svegliato dall’hostess quando passerà a controllare!

Al tuo arrivo
La luce è un mezzo molto potente: regola il nostro orologio biologico. Se si atterra in un Paese dal fuso orario diverso prima delle 11 del mattino, è bene restare esposti alla luce naturale del giorno per almeno 30-45 minuti, evitando di tenere gli occhiali da sole.
Se invece ti trovi all’aperto in pieno pomeriggio, indossali. Arrivi in serata? Potresti prendere in considerazione un paio di occhiali TrueDark (li trovi su biohacked.com). Bloccano la luce blu che inibisce la produzione di melatonina presente nel tuo corpo; indossarli prima di mettersi a letto potrebbe aumentare il tuo bisogno di sonno.

Anche il cibo è un ottimo mezzo per regolare l’orologio biologico: assicurati di consumare i pasti principali all’orario giusto in base al fuso orario della tua destinazione.

La prima notte in un ambiente non familiare può essere stressante per tutti, soprattutto per i bambini. Per ridurre al minimo qualsiasi disagio, assicurati che nella stanza d’hotel sia sufficientemente buio e stacca i dispositivi elettrici dalla corrente (disturbano il sonno).

Lo sapevi che…
Il nostro corpo impiega un giorno per adattarsi a ogni fascia di fuso orario. In pratica, se attraversi sette zone di fuso orario diverse durante un volo, ci vorrà una settimana perché il corpo si riabitui completamente. Riflettendo su un viaggio del genere, ma di ritorno e con bimbi a seguito, va da sé che sarà meglio evitare di farlo il giorno prima che comincino le scuole.

Un ultimo consiglio
Le vacanze all’estero, soprattutto quando la meta è lontana, necessitano di un’organizzazione più incisiva da più punti di vista.

Ricorda di stipulare prima della partenza un’assicurazione viaggio contro gli imprevisti! Viaggi Sicuri ti garantisce il pagamento delle spese mediche con una copertura assicurativa a partire da 1 milione di euro a persona.

Questa e altre coperture vengono offerte con una spesa minima: la polizza per una settimana negli USA, ad esempio, ha un prezzo base di € 29,21. Fai un preventivo veloce.