Il 2017 segna il lancio della tariffa “Basic Economy” anche per le compagnie United Airlines e American Airlines. La tariffa era già stata definita da Delta Air Lines nel 2013. L’obiettivo è offrire ai passeggeri la possibilità di risparmiare, a costo, però, che rinuncino a gran parte dei servizi di base. Vediamo di cosa si tratta.

Per queste grandi compagnie aeree la nuova tariffa significa, in poche parole, “portare i passeggeri da un posto all’altro”. Tutti i servizi aggiuntivi dovranno essere pagati come extra. Non ci sarà più la possibilità di scegliere il posto (in molti prenderanno confidenza con il sedile in mezzo, quello meno richiesto), non si potrà chiedere un upgrade o ottenere un rimborso. Inoltre, alcune compagnie, escludono dalla “Basic Economy” la possibilità di sistemare il bagaglio a mano nella cappelliera (a meno che il viaggiatore non paghi un extra).

Conviene davvero?
Mentre le compagnie aeree stanno ancora dibattendo sui migliori prezzi da applicare, sembra che la nuova tariffa Basic Economy, aggiungendo tutti gli extra a pagamento, costerà alla fine quanto una Economy regolare. Se così fosse, i passeggeri avrebbero meno servizi allo stesso prezzo di un biglietto in Economy Standard. Quest’ultima – quella con i servizi inclusi, per intenderci – aumenterà di prezzo.

<<Sì, la classe Economy sarà più costosa>>, ha dichiarato George Hobica, presidente di Airfarewatchdog.com. <<È come se stessero dicendo che la tariffa Economy era solo un’offerta introduttiva, ma che non durerà ancora per molto>>.

L’unico lato positivo? Ai passeggeri in classe Basic Economy verranno ancora offerte bevande gassate e mini snack, almeno per il momento.

Come opera United Airlines
United Airlines ha introdotto di recente la tariffa Basic Economy sulla tratta Minneapolis – St. Paul. Un volo andata-ritorno da Minneapolis a Denver, in classe Economy, costa 176 dollari, mentre con la nuova Basic Economy il costo è di 136 $.

Chi la acquista, però, non potrà scegliere il posto o portare con sè un bagaglio da imbarcare. Quest’ultimo, in realtà, sarà autorizzato pagando 25 dollari a tratta: il prezzo del biglietto a questo punto raggiungerà i 186 $. Inoltre, ai passeggeri in classe Basic Economy che desiderano portare un bagaglio a bordo, verranno addebitate la tassa di check-in di $ 25 e una tassa di gestione dell’imbarco del bagaglio di $ 25. In poche parole, il biglietto in classe Economy Standard, ufficialmente più caro del Basic Economy, in alcuni casi potrebbe essere l’affare migliore.La pensa diversamente la compagnia americana, che difende la convenienza della tariffa di base per i passeggeri disposti ad accettarne le restrizioni.

Il parere delle altre compagnie

Una portavoce di Delta Airlines, compagnia che ha introdotto le tariffe Basic Economy 4 anni fa, ha affermato che i viaggiatori in Basic Economy non potranno scegliere i loro posti ma che la tariffa <<non ha mai incluso una tassa aggiuntiva per il bagaglio>>. Le grandi compagnie aeree sostengono che stanno dando ai clienti quello che vogliono, come dimostrato dalla consistente crescita di linee aeree low cost come Spirit, Frontier e Allegiant. Queste propongono biglietti a tariffe ridotte ma spesso aggiungono delle tasse extra per i servizi di base. Ad esempio, lo stesso volo Minneapolis-Denver che con United costa $176, sul sito di Frontier è acquistabile a soli 88 dollari. Il prezzo è decisamente più basso, ma Frontier richiede 6 dollari per tratta per la scelta del posto e un extra di circa 30 – 35 dollari a tratta per il trasporto dei bagagli in stiva. Tali upgrade sono maggiorati se eseguiti direttamente in aeroporto. Le grandi compagnie aeree, in fondo, stanno cercando di tener testa alla concorrenza sempre più incalzante delle low cost, che oggi le sfidano nei loro aeroporti principali, mentre fino a poco tempo fa erano nel circuito di quelli periferici. Nel 2011 la compagnia aerea Spirit volava in tre città dall’aeroporto internazionale di Dallas / Fort Worth, scalo principale di American Airlines. Oggi la stessa low cost vola in ben 25 città. American Airlines ha risposto proponendo le tariffe Basic Economy su 10 tratte, tra cui Fort Lauderdale-Philadelphia e Miami-New Orleans. A inizio anno Robert Isom, presidente della American Airlines, ha puntato il dito contro la Spirit e altre compagnie minori, in continua crescita, affermando che per l’azienda che rappresenta, <<la concorrenza aggressiva contro queste compagnie ormai è obbligata>>.

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