I viaggiatori rodati sanno bene che la conoscenza dell’inglese, al di fuori dei paesi anglofoni, non è per niente scontata. Se ad Amsterdam, infatti, anche un’anziana ottantenne è in grado di comunicare nella storica lingua indoeuropea, in una meta meno trafficata potresti avere reali problemi di comunicazione. Ti è già capitato?

Per ovviare al problema non mancano, però, le soluzioni. Abbiamo scovato in rete un paio di idee – abbastanza originali – che potrebbero esserti utili durante il tuo prossimo viaggio.

Iconspeak, comunicare con stile
La T-shirt, dagli anni ’80, è fra i capi d’abbigliamento più creativi e comunicativi al mondo. Fregi, scritte e simboli di ogni sorta permettono a chi la indossa di esprimere qualcosa e informare. Perché non sfruttarla, allora, anche per chiedere l’ora o scoprire dove si trova il bagno? Hanno riflettuto proprio su questo George Horn e Florian Nast, i creatori della cosiddetta t-shirt “Iconspeak” – hai notato il gioco di parole con “I can speak”?
I due amici, dopo aver provato sulla loro pelle, viaggiando in Asia, quanto sia difficile comunicare quando nessuno conosce l’inglese, hanno ideato una maglietta su cui sono stampate numerose icone. I simboli di musica, cibo, telefono, aereo, meccanico, automobile, orologio e tanti altri luoghi, oggetti e concetti, sono utili a chi la indossa per far capire al volo all’interlocutore di cosa si sta parlando. La progettazione delle Iconspeak è durata ben due anni e adesso le t-shirt sono sul mercato. La acquisteresti?

Cina o Giappone? “ili” traduce nell’immediato
Presentato al CES 2016, il traduttore simultaneo “ili” è un prodotto incredibilmente utile se hai intenzione di andare in Cina e/o in Giappone. Da appendere al collo o usare come un microfono, questo wearable translator riconosce e traduce in 2 secondi inglese, giapponese e cinese. Sul sito ufficiale (da cui ci si iscrive a una lista ufficiale per il pre-ordine) un video dimostra la velocità con cui il device comprende e decodifica… lo riteniamo una vera chicca.
Ti chiederai: non è del tutto simile a Google Translate? “Nì”. In realtà il dispositivo funziona senza aver bisogno di una connessione Internet, e come sai all’estero essere in rete non è scontato (a meno che non si acquisti un abbonamento specifico con l’operatore telefonico italiano di riferimento). Ili è dotato di archivio dati, sistema di riconoscimento vocale, sintetizzatore vocale da usare sia per capire cosa dice il nostro interlocutore sia per esprimere quello che desideriamo dirgli. Usarlo è un gioco da ragazzi, tutte le operazioni vanno eseguite pigiando su un unico pulsante fisico. I creatori di Ili hanno già prospettato la produzione di nuove versioni, in grado di tradurre simultaneamente francese, coreano, tailandese, spagnolo, arabo e italiano.

Ti è già capitato di trovarti in un luogo in cui non hai la possibilità di farti capire, né in italiano né in inglese? Come hai risolto?